Cosa fare in caso di decesso di un cittadino Italiano all'estero

Cosa fare in caso di decesso di un cittadino italiano all'estero: guida completa per il rimpatrio della salma

 

Il decesso di una persona cara è sempre un evento difficile da affrontare, ma quando questo avviene all’estero, la complessità aumenta, sia a livello emotivo che burocratico. In questi momenti di smarrimento, sapere cosa fare e come agire è fondamentale. Questo articolo vuole fornire una guida completa alle procedure da seguire in caso di morte di un cittadino italiano all’estero, offrendo alle agenzie funebri un quadro chiaro di come assistere i familiari del defunto nel modo più efficiente possibile.

Primi passi da compiere in caso di decesso all'estero

Se un cittadino italiano muore all’estero, la prima cosa che i familiari devono fare è contattare l’Ambasciata italiana o il Consolato Generale del Paese in cui è avvenuto il decesso. Questi uffici saranno il primo punto di riferimento per ottenere il supporto necessario e iniziare le procedure burocratiche richieste. Saranno i parenti, il convivente o l’agenzia funebre incaricata a effettuare la comunicazione del decesso e a richiedere l’autorizzazione al rimpatrio della salma.

Il ruolo delle rappresentanze consolari italiane

Le Rappresentanze consolari svolgono un ruolo chiave nell’assistere i congiunti del defunto. Esse si occupano di:

  • Fornire supporto e consulenza in merito alle procedure burocratiche necessarie.
  • Richiedere l’autorizzazione al rimpatrio della salma al Comune italiano dove avverrà la sepoltura.
  • Rilasciare il passaporto mortuario, un documento essenziale che attesta anche che la salma è stata trattata in conformità con le normative igienico-sanitarie e che non vi è il rischio di malattie infettive.

Documentazione necessaria per il rimpatrio della salma

Trasportare una salma da uno Stato all’altro richiede una serie di documenti specifici. Tra i più importanti ci sono:

  1. Atto di morte: l’atto di morte del defunto esiste sia in formato nazionale che internazionale e viene rilasciato dall’Ufficio di Stato Civile del Paese in cui è avvenuto il decesso.
  2. Documenti di identità del defunto: sarà necessario presentare una copia del passaporto o della carta di identità del defunto per attestare la sua cittadinanza. Se il defunto era iscritto all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), questi documenti saranno già negli archivi consolari.
  3. Passaporto mortuario: emesso dall’Ambasciata o Consolato italiano nel Paese straniero, questo documento è indispensabile per poter rimpatriare la salma. Garantisce che siano state rispettate le norme igienico-sanitarie e permette il trasporto della salma in Italia.
  4. Nulla osta per la sepoltura: deve essere richiesto al Comune italiano di destinazione, dove la salma sarà sepolta o dove avverrà la tumulazione delle ceneri. Questo nulla osta permette di organizzare il funerale in Italia.
  5. Autorizzazione sanitaria: rilasciata dalle autorità sanitarie locali del Paese straniero, attesta che la salma non rappresenta un rischio per la salute pubblica (malattie infettive contagiose).

Trasporto della salma: modalità e costi

Il trasporto della salma può avvenire tramite diversi mezzi:

  • Via aerea: la soluzione più veloce, ma anche la più costosa. In questo caso, è fondamentale coordinare la logistica con la compagnia aerea e assicurarsi che tutte le autorizzazioni siano in regola per poter acquistare il biglietto.
  • Via mare: una soluzione alternativa, ma meno comune, che può essere utile in caso di Paesi collegati via mare all’Italia.
  • Via terra: il trasporto su strada tramite carro funebre può essere un’opzione, soprattutto per distanze più brevi e nei Paesi confinanti.

I costi variano in base alla distanza, al mezzo di trasporto scelto e  alla durata del tragitto

Organizzare il funerale in Italia

Una volta che la salma arriva in Italia, all’aeroporto o al domicilio indicato, si può procedere con l’organizzazione del funerale. Le opzioni sono diverse: i familiari possono affidarsi all’agenzia funebre che ha seguito il rimpatrio della salma, oppure scegliere un’altra agenzia di fiducia sul territorio italiano. La cosa fondamentale è che l’agenzia scelta abbia esperienza nella gestione di procedure internazionali, per evitare ritardi o complicazioni.

Affidarsi a professionisti competenti

Data la complessità delle pratiche burocratiche e delle varie fasi del servizio,  è consigliabile affidarsi a un’agenzia funebre specializzata, come Logistica Funeraria, che possa gestire con competenza tutte le pratiche necessarie, sia a livello nazionale che internazionale. Un’agenzia con una rete consolidata di contatti all’estero è in grado di offrire un supporto completo, sollevando i familiari da tutte le incombenze più complesse.

Il rimpatrio di una salma è un processo che richiede sempre una collaborazione internazionale. Le agenzie funebri italiane possono fare affidamento su Logistica Funeraria per i rimpatri internazionali:  anche grazie alla nostra rete di contatti, siamo in grado di offrire un’assistenza completa in ogni fase del processo, dalla gestione della documentazione al trasporto della salma, fino alla sepoltura.

Per ulteriori informazioni o per richiedere il nostro supporto, non esitare a contattarci: siamo qui per aiutarti a gestire ogni aspetto del rimpatrio con discrezione e professionalità.

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